Dililì a Parigi

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Dililì a Parigi

Titolo: Dililì a Parigi

Regia: Michel Ocelot

Sceneggiatura: Michel Ocelot

Fotografia: Michel Ocelot

Montaggio: Patrick Ducruet

Musica: Gabriel Yared

Cast: Prunelle Charles Ambron, Enzo Ratsito, Natalie Dessay

Produzione: Nord-Ouest Films

Distribuzione: MoviesInspired

Anno: 2018

Produzione: Francia

Durata: 95’

Sinossi: Grazie all’aiuto del suo amico, un ragazzo delle consegne, la giovane kanaka Dilili indaga
su un’ondata di misteriosi rapimenti di giovani ragazze che stanno affliggendo la Parigi della Belle
Epoque. Nel corso della sua indagine incontra una serie di straordinari personaggi, ognuno dei
quali le fornisce degli indizi che la aiuteranno nella sua ricerca…

 

Biografia: Nato in Costa Azzurra, Michel Ocelot trascorre l’infanzia in Guinea, cresce nella Valle della Loira e successivamente si stabilisce a Parigi. Ha dedicato la sua intera carriera ai film d’animazione. Sin
dall’inizio, tutti i suoi lavori sono stati basati sulle sue sceneggiature e la sua grafica.
Tra i suoi cortometraggi, ha diretto I 3 inventori (1980, premio Bafta per il miglior film d’animazione, Londra), seguito da La leggenda del povero gobbo (1983, premio César per il
miglior cortometraggio animato).
Nel 1998, Michel Ocelot diviene noto al grande pubblico con il successo del suo primo lungometraggio Kirikù e la Strega Karabà. Poi realizza Principi e principesse, favole in un teatro d’ombre, utilizzando la tecnica d’animazione Cutout, e Kirikù e gli animali selvaggi, co-diretto con Bénédicte Galup.
Azur e Asmar (2007), il suo quarto lungometraggio, è un’altra favola, ambientata su entrambe le sponde del mediterraneo. E’ stato selezionato al Festival di Cannes per la Quinzaine des Réalisateurs (I quindici giorni dei registi).
Nel tardo 2008, pubblica una raccolta DVD dei suoi cortometraggi, I tesori nascosti di Michel Ocelot, tutta la sua vita e il suo lavoro prima di Kirikù.
Nel Luglio del 2011, e per la prima volta in 3D, esce I racconti della notte, un’altra animazione Silhouette. E’ stato l’unico lungometraggio francese ad essere selezionato per la 61esima edizione del prestigioso Festival internazionale del cinema di Berlino.
Nel 2012, Michel Ocelot finisce di girare le nuove avventure di Kirikù, Kirikù e gli uomini e le donne.