La sezione Umbriametraggi, nata nel 2007 come evento sperimentale, dopo 13 anni (e dopo più di 120 cortometraggi) è diventata una presenza consueta e attesa nella programmazione dell’Umbria Film Festival. La sezione, in particolare, propone una selezione di cortometraggi di film maker umbri, scelti attraverso uno specifico concorso. Una giuria ha selezionato quest’anno, tra tutti quelli inviati, undici corti che avranno la possibilità di essere premiati. Le storie, gli stili, le prospettive e i generi diversi che animano gli Umbriametraggi offrono al pubblico un ulteriore punto di vista sulle vie e sulle sperimentazioni del cinema indipendente. Esperti, appassionati e curiosi possono così trovare nel borgo umbro, tra il teatro e la piazza, tra i vicoli e gli scorci panoramici, un luogo d’elezione per nuovi spunti, incontri, scambi e contaminazioni.
Domenica 14 Luglio – Chiesa di San Francesco – ore 16.00
IL RE BAMBINO/Lorenzo Lombardi e Nicola Santi Amantini (2019), 16’ In un regno senza tempo e luogo vivono un re e i suoi sudditi: hanno tutti 11 anni! Un giorno i sudditi si ribellano alle tirannie del re, che viene condannato alla rieducazione e al rispetto. MA VIE/Virginia Russo (2018), 13’ Durante una cena di Natale un ospite inaspettato rivolta la “tranquilla” vita di una famiglia borghese dalle abitudini particolari. Il risultato sarà un concetto d’amore che oltrepassa il maschile e femminile. I L SACCO/Andrea Baldini (2019), 5’ Cesare Caligari rientra nel suo appartamento e trova un uomo dentro un sacco, prende una mannaia e lo uccide. Dal corridoio un uomo sta per entrare nell'appartamento e Cesare si nasconde nel sacco. ERASERHEAD - RIMOZIONE SICURA/Edoardo Genzolini (2019), 12’11’’ Un corto che non ha nessuna “storia”, ma solo “storie” di Instagram: un surrogato del reale dove la dimensione di spazio viene ridotta e quella di tempo regolata da un algoritmo. PALLA PRIGIONIERA/Hermes Mangialardo (2019), 3’ In un parco giochi un bimbo straniero cerca di giocare con gli altri cercando in tutti i modi di afferrare la palla colorata, simbolo di integrazione con gli altri bimbi, ma la palla si fa sempre più lontana. THEO. APOLOGIA DI UN COLLETTO BIANCO/Giulio d’Andrea e Iolanda Moldoveanu (2019), 10’ Theo è la collisione di due mondi: quello di un artista, dove i sogni possono diventare più grandi della realtà, e il suo opposto, la vita d’ufficio che la maggior parte di noi vive. EDO/Lorenzo Tardella (2018), 6’40’’ È un racconto sulla fine dell’estate, la stagione della spensieratezza che ci traghetta da un luogo ad un altro, facendoci diventare altro da ciò che eravamo. Per Edo è l’ultimo giorno d’infanzia, la fine dei giochi. BUONA FORTUNA/Alberto Brizioli (2018), 11’52’’ Uno studente universitario avvicina uno sconosciuto che sta grattando dei “Gratta e vinci”, per chiedere un’intervista sul gioco d’azzardo. Il loro rapporto diventa ambiguo e la verità inizia a confondersi con la menzogna. AVETE VISTO ANCHE VOI?/Fabio Galeotti (2018), 9’15’’ Ispirato a La cena in Emmaus di Caravaggio, questo lavoro ambisce a un rallentamento dello sguardo: i movimenti cambiano gradatamente portando a un pensiero d’incontro con l’immagine pittorica. TANTE CARE COSE/David Fratini (2018), 15’ Un’anziana donna esce di casa per andare a spiare la figlia, una vagabonda che vive in strada. L’anziana, affranta, cerca così rifugio nel calore e nell'allegria dei suoi ricordi di gioventù. BUONAVISIONE/Edoardo Genzolini (2017), 8’10’’ Il corto rende omaggio a “Fuori Orario”, storica trasmissione di Rai 3, attraverso un montaggio di registrazioni su VHS fatte dal 2003 al 2017, che si articola come l’inconscio visivo dell’autore.